Per ātagliareā quattro curve e realizzare un tratto di strada di appena un km cāĆØ voluto lāesercito. Negli anni scorsi gli abitanti delle Serre si erano abituati a vedere i ragazzi con il mitra e la mimetica mandati in questo lembo della Calabria centrale a combattere una guerra che di sicuro non era la loro. Quel tratto, oggi completato dopo enormi ritardi e con modalitĆ assimilabili alla diga di Mosul in Iraq, ĆØ uno dei simboli della Trasversale delle Serre, una strada di cui si parla da più di mezzo secolo. E che tra le tante incompiute calabresi assume contorni ormai mitologici.

Oltre mezzo secolo, meno di 40 km
Dovrebbe collegare, in circa 56 km, la costa tirrenica e quella jonica, da Tropea a Soverato, passando per lāentroterra serrese. Non ĆØ certo unāopera facile, costellata comāĆØ di gallerie e viadotti. Ma pur essendoci stata nellāultimo decennio una qualche accelerazione, questo termine rappresenta senza dubbio un eufemismo. Le parti completate oggi misurano circa 37 km e questi chilometri non sono nemmeno consecutivi.

Siamo pur sempre nella periferia di due province della Calabria (Catanzaro e Vibo) dove ogni cosa sembra più difficile che altrove. Comunque qualche giorno fa il presidente della Regione Roberto Occhiuto lāha menzionata tra i temi affrontati in un incontro con il ministro delle infrastrutture Enrico Giovannini e anche questa ĆØ una notizia. ChissĆ però se entrambi sanno quanto i loro omologhi in passato abbiano promesso e tagliato nastri vagheggiando uno sviluppo che, nel frattempo, deve aver sbagliato strada.
Promesse bipartisan
Non avrebbe potuto perdersi, per esempio, il defunto Altero Matteoli quando, nel febbraio del 2011, per inaugurare due tratti (8 km in tutto) affiancato da Peppe Scopelliti arrivò qui non in auto ma in elicottero. Nellāimmaginario locale, poi, più che le parole ĆØ rimasta impressa lāimprobabile camicia con cui Mario Oliverio si presentò nellāagosto del 2015 accompagnato dallāimmancabile stuolo di tecnici e politici che gli illustravano le ben poco progressive sorti dellāinfrastruttura.
In ogni metro della Trasversale delle Serre cāĆØ una quota di retorica e buone intenzioni difficilmente quantificabile. Al di lĆ dellāironia, ognuno dei politici menzionati e sicuramente molti altri ā ci si può inserire anche lāex parlamentare Giancarlo Pittelli ā si ĆØ mosso e ha poi messo il cappello sulla āsuaā quota di soldi pubblici destinati allāopera. Che in totale potrebbe avere un costo che si aggira attorno ai 600 milioni euro, ma fare una stima compiuta ĆØ difficile. Almeno quanto capire se questa, dopo lāincontro Occhiuto-Giovannini, possa essere davvero la volta buona, come lāAnas sostiene da tempo.
Una storia iniziata nel 1966
Dāaltronde si trova traccia della Trasversale delle Serre in atti ufficiali giĆ dal 1966, quando il Comitato regionale per la programmazione economica propose di realizzare una strada Ā«a scorrimento veloceĀ» che collegasse la zona ai due mari. Due anni dopo lāamministrazione provinciale catanzarese inserƬ lāopera nellāāAsse di riequilibrio territorialeā ma per arrivare al primo appalto si dovette aspettare fino al 1983 (3 km tra Vazzano e Vallelonga). SeguƬ un altro lungo stop fino a quando, nel 1997, partirono i lavori tra Chiaravalle e Gagliato con grande soddisfazione dellāallora Sottosegretario di Stato ai Trasporti Giuseppe Soriero (governo Prodi), che piazzò se stesso con sfondo di piloni su un memorabile manifesto in cui dichiarava lo sviluppo del territorio ormai inesorabilmente avviato.

Cittadini allo scontro
Tanto avviato che, oggi, la strada realizzata, sul lato vibonese, va da Serra San Bruno a Vallelonga, pochi chilometri per poi fermarsi e ricomparire con un breve tratto tra le campagne di Vazzano e lāimbocco dellāautostrada. Sul versante jonico va invece ininterrottamente dalla cittadina della Certosa fino a Gagliato. LƬ finisce: cāĆØ un muro invisibile su cui si scontrano, giusto per non farsi mancare nulla, le rivendicazioni di due gruppi di cittadini. Quelli che abitano proprio le contrade tra Gagliato e Satriano, contrari al progetto ā rimodulato da Anas rispetto a uno originario più complesso e costoso ā che vedrebbe loro espropriati un bel poā di terreni, e quelli del Comitato ā50 anni di sviluppo negatoā che invece spingono perchĆ© almeno si completi questāultimo, breve tratto che consentirebbe di arrivare dalle Serre a Soverato in circa venti minuti.

Costi e tempo aumentano
Si sono susseguite riunioni di sindaci, dibattiti, interventi sulla stampa e cartelli piantati sul ciglio della strada. Ma ancora ĆØ tutto fermo e chi tragga vantaggio da simili lungaggini ĆØ difficile stabilirlo. Certo fa specie ciò che la Guardia di finanza qualche tempo fa ha segnalato alla Corte dei conti: un potenziale danno erariale di oltre 56 milioni di euro emerso dopo un monitoraggio durato tre anni sullāappalto che riguarda il tratto vibonese, aggiudicato nel 2005 per un importo di circa 124 milioni di euro e concluso dopo 13 anni spendendone oltre 191. Il risultato ĆØ che i tempi contrattuali si sono dilatati del 300% con Ā«un incremento pari al 46% circa dellāimporto dei lavoriĀ».
Fiamme e pallottole
Quella della Trasversale delle Serre non ĆØ certo solo una storia di proteste, lungaggini burocratiche e costi lievitati. Nellāaprile del 2015 un capocantiere fu arrestato perchĆ© accusato di essere tra i responsabili delle intimidazioni subƬte dalla sua stessa azienda. Ne emerse Ā«un solido rapporto fiduciarioĀ» tra il capocantiere e alcuni Ā«esponenti di pericolose organizzazioni criminali intenzionate ad affermare il loro potere sul territorioĀ».
Nella notte tra il 12 e il 13 ottobre 2014 le fiamme distrussero diversi mezzi di quel cantiere e il geometra che aveva denunciato il fatto trovò un bossolo calibro 12 sotto il tergicristallo dellāauto. Poi qualcuno gli telefonò dicendo: Ā«Se non ve ne andate la prossima volta le cartucce saranno piene, per te e i tuoi colleghiĀ». A fare quella telefonata, secondo quanto emerse dallāinchiesta dei carabinieri di Serra San Bruno, sarebbe stato proprio il capocantiere poi arrestato.
Pentiti e Servizi segreti
In una relazione consegnata al governo nel 2007 i Servizi segreti segnalavano che tra Ā«le proiezioni imprenditoriali/collusive della āndranghetaĀ» cāera il settore dei lavori stradali. E che, in questo ambito, cāerano Ā«soprattuttoĀ» quelli di ammodernamento della Salerno-Reggio Calabria, della Statale 106 e della Trasversale delle Serre. Che le āndrine della zona abbiano banchettato sui lavori della Trasversale lo ha rivelato lāinchiesta āShowdown 3ā. Un pentito, Gianni Cretarola, che ha raccontato molti retroscena della seconda āfaida dei boschiā e ha parlato del Ā«grande business della TrasversaleĀ».

Secondo Cretarola Ā«tutto lāambiente āndranghetaĀ» era coinvolto nelle decisioni sui grandi appalti: agli imprenditori veniva imposto di pagare il 3% che veniva poi diviso tra le āndrine del luogo. Anche il pentito vibonese Andrea Mantella ha raccontato di presunti legami tra la āndrangheta locale e un noto politico della zona per Ā«raddrizzare questi grossi imprenditori, che venivano dal NordĀ» e piazzare gli escavatori e il calcestruzzo del clan sui cantieri della Trasversale delle Serre.


