Rende รจ commissariata. Ed รจ il caso di dire, senza troppi โforseโ: finalmente.
E non perchรฉ si ritiene lo scioglimento per mafia una salvezza. Al contrario, la cittร del Campagnano subirร quel che di solito subiscono i Comuni in situazioni simili: la paralisi.
Tuttavia, lo scioglimento ha un pregio politico non proprio trascurabile: cala il sipario su unโesperienza amministrativa finita almeno da un anno, travolta dai problemi giudiziari personali dellโex sindaco Marcello Manna e dalle inchieste, antimafia e non.
Le quali hanno colpito non solo i vertici politici, ma hanno danneggiato in profonditร anche lโamministrazione.
I problemi non finiscono qui: Rende non รจ una cittร piccola nรฉ secondaria. E il suo scioglimento rischia di avere conseguenze oltre i confini municipali.
Ma andiamo con ordine.

Scioglimento di Rende: come vola la notizia
Il tam tam รจ iniziato dopo le 22 del 27 giugno: prima sono volati gli screenshot del sito del Ministero dellโInterno (o della Presidenza del Consiglio), via Whatโs App o social. A bomba, รจ arrivato qualche articolo, arronzato alla meno peggio o preimpostato come i โcoccodrilliโ piรน classici: segno che varie redazioni attendevano lo scioglimento.
In realtร , lโannuncio รจ stato meno spettacolare รจ piรน mesto: un comunicato del governo affogato tra varie note, dedicate agli argomenti piรน disparati, tra cui le nuove regole del Codice stradale, lโabolizione di normative ottocentesche e un altro commissariamento, stavolta a Castellamare di Stabia. Anche questo รจ un segno: fuori dalla Calabria, Rende รจ una cittadina che pesa solo i suoi 35mila abitanti. In Calabria, le cose vanno altrimenti: silenzi imbarazzati dai vertici regionali, dichiarazioni piรน o meno di circostanza. Piรน qualche posa giustizialista e lโannuncio, fatto da quel che resta dellโattuale ex amministrazione, di un ricorso al Tar.
Fin qui siamo negli atti dovuti e nelle ipotesi. Torniamo al presente.

Il collasso della cittร unica
Cโรจ poco da essere garantisti sullo scioglimento per mafia. Questa procedura segue criteri di pubblica sicurezza, anche sganciati dagli esiti dei procedimenti giudiziari.
Un esempio lampante รจ il recente scioglimento per mafia di Amantea, operato in assenza di inchieste della magistratura. Rende, oggetto di inchieste tuttora in corso ma non concluse, non fa eccezione, anzi.
Finora hanno fatto tutti piรน o meno a gara a ricordare quellโautentico mostro, a metร tra il vespaio e il labirinto, che รจ Reset, lโoperazione della Dda da cui รจ partito tutto.
E qualcun altro, anche correttamente, ha raccontato che questa non รจ la prima volta che Rende รจ finita nel mirino di una commissione dโaccesso. Oltre dodici anni fa era toccato alla vecchia guardia riformista. Ma Rende aveva evitato il commissariamento e il vecchio nucleo dirigente, che pure aveva passato qualche guaio, รจ uscito finora intero dalle attenzioni della Dda.
Con Manna le cose cambiano: la cittร รจ sotto torchio e rischia di travolgere il processo politico-amministrativo predisposto dalla Regione, da cui dovrebbe nascere la Grande Cosenza. Vediamo come.

Ordinaria amministrazione
Sappiamo alcune cose. Innanzitutto, i nomi dei commissari che gestiranno Rende per i prossimi diciotto mesi: il prefetto a riposo Santi Gioffrรจ, la viceprefetta di Cosenza Rosa Correale e Michele Albertini, dirigente di seconda fascia della prefettura di Brindisi.
Questa terna avrร due compiti: certificare la presenza mafiosa nel Comune di Rende e quindi metterla in condizioni di non nuocere; gestire lโordinaria amministrazione.
E qui casca lโasino.
Riavvolgiamo il nastro: il disegno di legge regionale da cui dovrebbe derivare la fusione di Cosenza, Rende e Castrolibero in un Comune unico, prevede due passaggi e un termine finale.
I passaggi, ricordiamo, sono: referendum consultivo tra i residenti delle tre cittร e gestione guidata da un commissario che dovrebbe portare la nuova cittร alle sue prime elezioni.
La deadline รจ prevista a febbraio 2025. In pratica alla scadenza piรน o meno secca dei diciotto mesi di commissariamento di Rende.
Andiamo di nuovo con ordine. Per il referendum consultivo, che dovrebbe tenersi a breve, non ci sarebbero troppi problemi: il voto sarebbe legato allโarea urbana e non ai singoli municipi. Quindi la terna di commissari rendesi dovrebbe preoccuparsi, al massimo, dei seggi e della loro sicurezza.
Il problema รจ lo step successivo.

Scioglimento di Rende: mostri in arrivo
Si รจ giร detto: nel secondo passaggio, un commissario dovrebbe guidare i sindaci di Cosenza, Rende e Castrolibero alle elezioni della nuova cittร , dopo aver fuso gli uffici dei tre Comuni ed elaborato le linee guida urbanistiche, finanziarie e politiche.
Per Cosenza e Castrolibero non ci sarebbero problemi perchรฉ, si scusi il bisticcio, ci sono i sindaci. Recalcitranti ma ci sono.
Per Rende cโรจ il problemone: i commissari antimafia potrebbero gestire lโautoscioglimento di un Comune in un ente piรน grande?
Quasi di sicuro no. Anzi, in tutto questo cโรจ una cosa certa: lo scioglimento totale di un Comune non รจ un atto di ordinaria amministrazione. Altrettanto sicuri sarebbero i mostri giuridici che uscirebbero da questa situazione.
Primo mostro: la coesistenza tra due commissari, quello della cittร unica e quello antimafia, che dovrebbe sciogliere del tutto un Comune โinquinatoโ.
Secondo mostro: la fusione tra un Comune sciolto per mafia, ancora in predissesto, e uno in dissesto spinto.

La tempesta perfetta
Si puรฒ far finta di non capire i problemi che nasceranno dallโattuale situazione di Rende e, quindi, si puรฒ andare avanti verso la cittร unica. Lo hanno fatto, ad esempio, alcune associazioni nel corso di un dibattito allโUnical.
Le opposizioni di Rende, nel frattempo, vanno alla carica e accusano Manna: lo scioglimento รจ colpa sua, recitano varie note stampa, perchรฉ non si รจ dimesso.
Su tutto, resta un rebus difficile da interpretare: lo scioglimento toglie dallโimbarazzo il Pd, che pure aveva sostenuto lโex sindaco e forse riporta numeri nellโarea riformista, che ha finora fatto opposizione in Consiglio comunale e si prepara a opporsi, praticamente da sola, al progetto di cittร unica.
Rende non รจ lโunica cittร importante di Cosenza ad aver subito il commissariamento per mafia: prima di lei รจ toccato (come giร detto) ad Amantea. Ma anche a Cassano e, prima ancora a Corigliano Calabro.
Ma nessuno di questi centri ha il peso economico e culturale della cittร del Campagnano. Soprattutto, nessuno ha il suo ruolo geografico di tassello importante per la cittร unica. Che ora traballa vistosamente.
La tempesta รจ alle porte. E i primi lampi fanno capire che non sarร un acquazzone estivo: si annuncia perfetta.
