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Galeotto fu⦠il garante dei diritti dei detenuti. Che la memoria a volte giochi brutti scherzi a Franz Caruso e lāamministrazione comunale di Cosenza lo avevamo giĆ appurato in campagna elettorale quando avevamo chiesto al futuro sindaco (e i suoi sfidanti) i nomi dei sette colli raffigurati nello stemma municipale. Questa volta il vuoto dei ricordi pare aver colpito invece la consigliera comunale Chiara Penna, per poi contagiare anche il primo cittadino e il presidente dellāassise, Giuseppe Mazzuca.
Da Palazzo dei Bruzi, infatti, ĆØ arrivato lāannuncio dellāimminente istituzione di una cosa giĆ istituita da quasi due anni: il Garante comunale per i diritti delle persone private della libertĆ , appunto.

Penna firma la mozione
La nota partita dal municipio ĆØ inequivocabile a riguardo. Ā«Il consigliere e presidente della commissione legalitĆ , Chiara PennaĀ» ĆØ la prima firmataria di una mozione depositata affinchĆ© Cosenza si doti di questa importante figura. Caruso ha accolto Ā«con entusiasmoĀ» la cosa e si ĆØ subito attivato con Mazzuca perchĆ© se ne parli al più presto in sala Catera. Lāidea, si apprende, arriverebbe dagli avvocati bruzi. Ā«Lo stimolo proveniente dalla Camera Penale di Cosenza non poteva, per quanto ci riguarda ā le parole di Caruso e Penna ā che essere condiviso pienamente. Lāiniziativa della Camera penale āFausto Gulloā sarĆ immediatamente sottoposta ai diversi passaggi amministrativi-istituzionali necessari, onde procedere alla istituzione, mediante Regolamento, del GaranteĀ».
Paganini non concede il bis, Palazzo dei Bruzi sƬ
Tutto molto bello, anche perchĆ© – precisano ancora i due – Ā«non bisogna dimenticare mai la reale scala dei valori di un ordinamento democratico e, soprattutto, bisogna vigilare affinchĆ© gli istituti penitenziari non siano luoghi di violenza e di sofferenza, ma di rieducazione.Ā»
Forse, però, non bisognerebbe dimenticare neanche che il municipio che si amministra si è già dotato, almeno sulla carta, del Garante comunale per i diritti delle persone private della libertà .

Ć successo, riportano le cronache e il sito istituzionale di Palazzo dei Bruzi, nellāormai lontano (ma nemmeno troppo) 28 giugno del 2021. Il nuovo Statuto approvato in quella data, infatti, contiene un articolo, il numero 11, che lascia poco spazio ai dubbi. Si intitola, per lāappunto, āGarante dei diritti delle persone private della libertĆ personaleĀ». E il primo comma recita: Ā«Il comune di Cosenza istituisce il garante dei diritti delle persone private della libertĆ personaleĀ».
Scherzi della memoria
Il Garante, insomma, lo avevano giĆ istituito i consiglieri verso la fine della scorsa sindacatura, giusto pochi mesi prima che cominciasse quella attuale. Al massimo, quindi, mancherebbe il regolamento. Fondamentale, certo, ma il vuoto di memoria – chissĆ se il relativo imbarazzo – resta.
A confermarlo, il fatto che dal Comune siano arrivate ai giornali due versioni del comunicato di giubilo a distanza di un paio dāore. Nella prima si parlava a chiare lettere di Ā«modifica dello StatutoĀ». Nella seconda una mano provvidenziale gli ha fatto cedere il posto alla Ā«adozione di un apposito regolamento che dovrĆ essere deliberato dall’assise cittadinaĀ».
Meglio così, commentano i più maliziosi nei corridoi del municipio, altrimenti come si istituisce una cosa che ci sarebbe già ?
