Bianca, donna, cristiana: ma รจ Giorgia oppure la migrazione?

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ยซOgni migrazione รจ un fenomeno che richiede risorse economiche, sociali e culturali, pertanto non tutti possono partireยป. Le parole di Maria Francesca Dโ€™Agostino, sociologa Unical che si occupa di migrazioni e cittadinanza globale, costringono a rivolgere uno sguardo piรน attento verso il fenomeno migratorio. Uno sforzo ancor piรน necessario adesso che il clamore mediatico ed emotivo riguardo la tragedia di Cutro si sta spegnendo, malgrado il mare continui a restituire corpi dei migranti naufragati.

Una piccolissima parte di umanitร 

ยซChi riesce a partire โ€“ spiega Maria Francesca Dโ€™Agostino โ€“ rappresenta una piccolissima parte di quella umanitร  che avrebbe motivo di scappareยป. La domanda che lโ€™Occidente e lโ€™Italia devono porsi non deve riguardare il come gestire questi flussi. Ma, paradossalmente, perchรฉ siano cosรฌ pochi quelli che arrivano, considerata la diffusione su scala globale di conflitti nuovi e vecchi e ingiustizia sociale.

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Maria Francesca D’Agostino (Unical)

ยซSe guardiamo le situazioni di conflitto โ€“ prosegue la studiosa โ€“ vediamo come questi non generino esodi, ma sfollamenti allโ€™interno del paese in guerra. A poter scappare da luoghi di insicurezza sono generalmente appartenenti ai ceti medi, mentre i flussi migratori causati dalla povertร , spingono per esempio i contadini verso i margini delle megalopoliยป.

La migrazione รจ una scommessa

Va da sรฉ che per scappare in quel modo si deve essere disperati. Tuttavia anche in questo emerge una sorta di stratificazione che marca le disuguaglianze.
Per poter provare a sottrarsi allโ€™orrore occorre avere le risorse necessarie, nel caso dei migranti di Cutro migliaia di euro.
Perchรฉ mai attraversare il Mediterraneo affrontando tanti pericoli pur disponendo di adeguate risorse economiche allora? La risposta รจ da cercarsi nelle severe normative che sostanzialmente negano canali legali dโ€™ingresso nel nostro Paese. La partenza รจ una crudele scommessa dove ci si gioca tutto quel che si ha, compresa la vita stessa, per provare a fuggire dal luogo dove non si puรฒ piรน stare.

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Fiori sulla spiaggia della tragedia a Steccato di Cutro (foto Gianfranco Donadio)

Migranti economici e rifugiati politici

Ma da dove ha origine la chiusura sistematica che lโ€™Occidente ha praticato verso i flussi migratori? Essenzialmente dalla distinzione, spesso arbitraria, tra migranti economici e rifugiati politici. L’ingresso dei primi ingresso era legato alle esigenze produttive dellโ€™Europa; gli altri erano tutelati dalla Convenzione di Ginevra, che prevedeva lโ€™obbligo di accoglierli.

 

Conclusa la Guerra fredda, si รจ scelto di tenere lontani anche i richiedenti asilo. Che cosรฌ sono finiti confinati in campi profughi nei pressi dei luoghi di conflitto, con lโ€™alibi di dare prioritร  al loro teorico rimpatrio a conclusione dei conflitti. ยซIn realtร  non si รจ quasi mai stati capaci di garantire loro il ritorno a casa per via del perdurare di conflitti. Ci si รจ limitati a parcheggiare enormi numeri di persone in luoghi di confinamento umanitario e periferizzazione sociale in aree di degrado totaleยป, racconta Maria Francesca Dโ€™Agostino.

Il grande inganno: la migrazione bianca, donna e cristiana

Attorno al fenomeno complesso delle migrazioni รจ stato costruito con meticolosa pazienza e notevole efficacia un grande inganno. La convergenza di diversi interessi ha dato vita a una sorta di distorsione cognitiva collettiva. E cosรฌ si รจ generalmente persuasi che la fortezza Europa e la trincea Italia siano sotto assedio e minacciati da un imponente esodo proveniente dallโ€™Africa sub sahariana. ยซSe guardiamo i flussi migratori โ€“ spiega Dโ€™Agostino –ย  scopriamo che solo una piccola parte รจ rappresentata da rifugiati politici provenienti a Paesi dilaniati da conflitti. La maggioranza viene dallโ€™Est Europaยป.

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Donne dell’Est in cerca di un impiego

Insomma: la migrazione che guarda allโ€™Italia รจ bianca, cristiana e femminile. Dovrebbe essere maggiormente rassicurante, rispetto allo spauracchio costruito attorno allโ€™uomo nero. Invece le dinamiche di respingimento, pregiudizio e razzismo restano intatte. รˆ sempre la sociologa dellโ€™Unical a spiegare che si tratta di donne provenienti dallโ€™Ucraina, dalla Romania, dalla Bulgaria. Devono affrontare situazioni analoghe ad altre forme di migrazioni, cioรจ sfruttamento lavorativo, disagio abitativo, impoverimento e marginalizzazione.

Alla Piana dell’Est

Condizioni che pure noi meridionali abbiamo conosciuto quando ad emigrare eravamo noi, ยซperchรฉ siamo tutti vittime di processi di sviluppo che producono disuguaglianze sociali. Anche sulle donne dellโ€™Est Europa si riversa lโ€™effetto delle politiche criminalizzanti che generano effetti di violenza razzistaยป.

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La Piana di Sant’Eufemia vista da Sud

In Calabria, nella Piana di Santโ€™Eufemia per esempio, lโ€™intero settore agricolo si basa sulla presenza delle donne dellโ€™Est. Non basta loro avere un documento di soggiorno in regola, oppure essere cittadine europee per non essere trattate come minoranze non nazionali e dunque per scampare a forme di razzismo. Perchรฉ agli occhi di troppi italiani lo straniero resta un invasore e un abusivo.