Nella Calabria della disoccupazione imperante, c’è un giovane che è riuscito ad avere, nel giro di un mese e mezzo, due incarichi pubblici molto ben retribuiti. Il che è già un fatto piuttosto singolare, a queste latitudini. Quel che tuttavia rende unico il caso in questione è che il datore di lavoro è sempre lo stesso: la Regione Calabria.
La storia di Antony Federico
Il protagonista di questa storia si chiama Antony Federico, trentenne cosentino che nel suo profilo Linkedin dichiara una laurea in Scienze delle Pubbliche amministrazioni all’Unical e un master di secondo livello in Management e Politiche delle pubbliche amministrazioni alla Luiss Guido Carlo University. Curriculum a parte, Federico viene descritto come un berlusconiano da sempre vicinissimo al forzista numero uno in Calabria, il presidente della Regione Roberto Occhiuto.
Gli incarichi
Due atti ufficiali dicono che Federico, nel giro di poche settimane, è stato prima nominato nello staff di un consigliere regionale e poi in quello di un assessore. Di fatto, il giovane cosentino ha quindi un lavoro a Reggio (Palazzo Campanella) e uno a Catanzaro (Cittadella di Germaneto).

Il 30 novembre scorso, il dirigente del settore Risorse umane conferisce a Federico l’incarico di responsabile amministrativo al 50% del vicepresidente del Consiglio regionale, Pierluigi Caputo, a decorrere dal 2 dicembre. Il 12 gennaio, con un nuovo decreto dirigenziale del dipartimento Organizzazione della Giunta, arriva la seconda nomina: il trentenne diventa responsabile amministrativo (sempre al 50%) dell’assessore alle Infrastrutture e Lavori pubblici, Mauro Dolce.
Antony Federico, insomma, è al tempo stesso dottor Giunta e mister Consiglio. Un caso che, nella Calabria delle tante anomalie amministrative, non si era mai verificato. Le strutture dei politici, negli ultimi decenni, hanno imbarcato di tutto: candidati trombati, portatori di interessi, capi elettori, perfino indagati. Finora, però, non era mai accaduto che una sola persona fosse reclutata in due staff differenti.
I compensi
Federico, fino al 4 ottobre del 2026 (data di presunta fine della legislatura) e salvo revoca anticipata della nomina, percepirà un compenso di poco più di 20mila euro all’anno (circa 100mila euro complessivi) dal solo Consiglio regionale. Dovrebbe ricevere più o meno la stessa cifra anche dalla Giunta, anche se nell’atto di nomina non viene specificato il compenso. Il doppio incarico dovrebbe dunque garantire una retribuzione annua complessiva di circa 40mila euro.
L’anomalia non riguarda il compenso – dal momento che Federico avrebbe percepito più o meno la stessa somma anche con un singolo incarico al 100% –, quanto la circostanza che una sola persona riceva incarichi diversi da un unico ente e che, al tempo stesso, riesca a fornire la propria opera professionale quotidiana a due diversi rappresentanti istituzionali, uno di stanza a Catanzaro e l’altro a Reggio. Peraltro, in Cittadella, a differenza che a Palazzo Campanella, i “portaborse” dei politici hanno l’obbligo di registrare la loro presenza con il badge marcatempo. Come farà Federico a organizzarsi, visto che Reggio è lontana 150 chilometri?

Tutto regolare?
I Calabresi ha provato a capire se le procedure seguite da Giunta e Consiglio siano regolari e in linea con le normative vigenti. La risposta degli uffici è stata più o meno la stessa: «È la prima volta che succede, dobbiamo controllare le carte». Altra stranezza, perché le carte, in teoria, andrebbero controllate prima.
Dal dipartimento Organizzazione della Cittadella è però arrivata qualche precisazione aggiuntiva: «In Giunta i dipendenti a tempo indeterminato al 50% possono anche svolgere la libera professione, perché in questo caso non esiste il dovere dell’esclusività. Potrebbe valere anche per i componenti delle strutture». Ma, in definitiva, la doppia nomina di Federico è legittima oppure no? Risposta: «La Regione è un ente unico ma le piante organiche sono diverse e separate».
Un esponente della maggioranza di centrodestra che preferisce l’anonimato commenta così tutta la vicenda: «Questa storia presenta forti dubbi di legittimità e dimostra che Giunta e Consiglio non comunicano tra loro».
I selfie su Facebook
In attesa che chi di dovere faccia chiarezza, non resta che cercare di capire qualcosa in più di Federico, a cui spetterà il compito di supportare sia l’azione di Caputo, uno dei consiglieri di maggior fiducia del governatore, che quella di Dolce, l’uomo a cui Occhiuto ha affidato le chiavi del Pnrr. Sul profilo Facebook del bi-responsabile amministrativo tante foto indicano la sua vicinanza al presidente della Regione, così come al fratello, l’ex sindaco di Cosenza Mario Occhiuto. Una delle ultime immagini risale al 15 ottobre scorso: si vede Roberto Occhiuto che, dal palco, tira la volata al candidato sindaco di Cosenza Francesco Caruso, poi sconfitto.

Il 5 ottobre c’è un selfie: Antony Federico posa sorridente con l’uomo che ha appena conquistato la Regione Calabria e lo elogia pubblicamente: «Te la sei meritata tutta. Auguroni e buon lavoro presidente».
Ancora, l’1 ottobre: nella foto di gruppo, con Occhiuto e i suoi più stretti collaboratori, compare anche lui, Federico, che decanta: «Un gruppo di persone che condivide un obiettivo comune può raggiungere l’impossibile». Altro selfie e stessi protagonisti il 10 settembre. E l’esperto di pubbliche amministrazioni scrive: «Con il talento si vincono le partite, ma è con il lavoro di squadra e l’intelligenza che si vincono i campionati».

Il 16 giugno, invece, Antony Federico esulta perché, dopo mesi di incertezza, finalmente la coalizione ha deciso: «Roberto Occhiuto è il candidato del centrodestra alla Presidenza della Regione Calabria. La Calabria, presto, avrà un grande presidente ed anche in questa battaglia sarò al tuo fianco».
