L’autismo รจ un pianeta ignoto per le istituzioni calabresi

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Dopo la colazione con tre biscotti della sua marca preferita e un bicchiere di latte riempito fino allโ€™orlo, Lorenzo vorrebbe andare al cinema. Mentre suo fratello si veste per non arrivare tardi a scuola, lui rimane in pigiama sul divano a guardare cartoni animati di cui conosce a memoria ogni battuta. I suoi coetanei sono in classe e lui riempie quel tempo vuoto di richieste bizzarre, domande difficilissime e pensieri solitari, alcuni lo fanno sorridere altri lo immalinconiscono fino a farlo piangere. Lorenzo รจ un ragazzo autistico, di quelli che lo guardi e dici ยซma sembra normale!ยป in una societร  in cui lโ€™etichetta deve sempre accompagnare un giudizio. Lorenzo รจ un normalissimo ragazzo autistico ormai maggiorenne.

Lorenzo era un genio della matematica

A lui, nel pomeriggio, piace andare in giro. Sarebbe bello se lo facesse con i ragazzi della sua etร , ma non ha amici. Soltanto suo nonno vuole uscire con lui e nonostante lโ€™etร  e gli acciacchi vanno su e giรน insieme, a guardare i treni che arrivano alla stazione o a leggere una per una e poi daccapo tutte le offerte esposte allโ€™ingresso del supermercato. Lorenzo era un genio in matematica. Alle scuole elementari davanti alla porta della sua aula si formava sempre un capannello di curiosi che voleva assistere alle sue performance: risolveva le espressioni algebriche a mente, rimaneva immobile, osservava quei numeri scritti sulla lavagna e poi diceva: ยซ50. Fa 50!ยป. Ed era esatto, e tutti applaudivano e lui si tappava le orecchie perchรฉ Lorenzo odia il rumore degli applausi.

Un superlativo Dustin Hoffman interpreta un autistico nel film “Rain man”
Un ragazzone che trascorre tante ore da solo

Poi la matematica รจ scivolata via, insieme alla passione per la scrittura, per la lettura delle storie, alla meticolositร  nel disegno, allโ€™amore per il pianoforte. Era un bambino pieno di talento, adesso รจ un ragazzone che trascorre tante, troppe ore da solo e che a scuola non ci va quasi piรน. Perchรฉ? Perchรฉ non รจ facile comunicare con lui se non si รจ ha ben chiaro il suo โ€œfunzionamentoโ€, perchรฉ รจ cresciuto e intorno a lui sono cresciuti i limiti e le barriere mentali.

A partire dallโ€™asilo ha cambiato un insegnante di sostegno ogni anno, ha provato a fare equitazione, nuoto, a unirsi a gruppi di preghiera, di artigianato, di trekking, non cโ€™รจ nulla che i suoi genitori non abbiano tentato per regalargli una vita sociale ma non รจ servito e oggi, sulla soglia dellโ€™etร  adulta, a tenere compagnia a Lorenzo โ€“ oltre ai suoi familiari โ€“ ci sono solo educatori a pagamento e qualche ora di svago in un centro diurno per persone con disabilitร .

Le mille sfumature dell’autismo

La vita di Lorenzo รจ come un vestito che si potrebbe incollare cosรฌ comโ€™รจ al volto di molti altri ragazzi autistici, perchรฉ cambiando scenario e cittร  la situazione rimane simile. Solitudine e interminabili giornate da strutturare, famiglie sfasciate, madri e padri esausti che hanno dovuto mettere da parte tutto, spesso anche il lavoro, per dedicarsi ai loro figli. Lโ€™autismo include moltissime sfumature, ci sono persone non verbali e persone molto loquaci, ma รจ comune la difficoltร  nelle relazioni e lโ€™assenza quasi totale di supporto alle famiglie, con lโ€™adolescenza e lโ€™etร  adulta tutto diventa esponenzialmente piรน complicato.

La felicitร  di stare insieme agli altri

ยซHa mai visto un ragazzo autistico che va a mangiare una pizza con gli amici?ยป. Angela Villani, presidente dellโ€™associazione โ€œIl volo delle farfalleโ€ di Reggio Calabria evita giri di parole e va dritta al punto. ยซI nostri figli crescono senza la gioia di condividere qualcosa con i loro coetanei. La mancanza di socialitร  รจ un grande vuoto nella loro vita. Noi genitori facciamo il possibile, chi puรฒ spende molti soldi per permettergli di fare sport o altre attivitร , ma cโ€™รจ qualcosa che nessuno di noi puรฒ comprare: la felicitร  di stare insieme agli altriยป. E gli interrogativi di un genitore sono lame affilatissime che inchiodano la politica e le amministrazioni, a partire da quelle locali.

Servono piรน figure specializzate

ยซTutte le vite sono uguali? E allora perchรฉ i nostri figli devono rimanere isolati? Questa รจ la peggiore delle discriminazioniยป. Cโ€™รจ una soluzione? ยซLa politica regionale deve investire sul capitale umano, deve farsi interprete dei bisogni di chi non ha voce. I ragazzi autistici desiderano stare con gli altri, ma hanno certamente bisogno di โ€œmediatoriโ€ che li aiutino a rapportarsi nella maniera corretta, per questo cโ€™รจ bisogno in tutti gli ambienti sociali di figure specializzate che creino la base per costruire i rapportiยป.

Il futuro di un figlio

Una prospettiva che per un attimo illumina lo sguardo, ma lโ€™ottimismo รจ un lampo negli occhi di questi genitori. ยซCome vedo il futuro di mio figlio? Non riesco a vederlo โ€“ sospira Villani -. Dobbiamo lottare per il diritto alle cure, abbiamo appena vinto una battaglia per avere il rimborso dei soldi per le terapie. Siamo ancora a questo punto, come potrei riuscire a vedere oltre?ยป. E invece guardare oltre รจ necessario, lo sostiene Enrico Mignolo dellโ€™associazione โ€œIo Autenticoโ€ di Vibo Valentia. ยซPer i nostri figli dobbiamo pretendere molto di piรน dei centri diurni, di strutture in cui fare terapia. I contesti esclusivi sono escludenti, dobbiamo invece educare i nostri contesti ad accogliere i ragazzi con autismo, solo cosรฌ avremo un cambiamento reale e una prospettiva diversa e duraturaยป.

Le attivitร  di Io autentico prevedono forme di socializzazione legate anche al lavoro
Costretti a mettersi in gioco

Io Autentico ha avviato un progetto che mette in pratica tutto questo, si chiama โ€œAut Outโ€ e coinvolge ragazzi con autismo e a sviluppo tipico che, divisi in piccoli gruppi, svolgono attivitร  di vario tipo. Per esempio durante le feste natalizie hanno confezionato panettoni e li hanno consegnati a domicilio.

ยซAbbiamo buttato questi ragazzi fuori di casa โ€“ sorride Mignolo โ€“ e li abbiamo costretti a mettersi in gioco per conquistare autonomie personali e autonomie sociali che sono indispensabili per il loro futuro. Non รจ stato facile, lo abbiamo fatto a nostre spese, ci sono stati e ci saranno momenti complicati, ma abbiamo ottenuto grandissimi risultati. Prima venivano visti come โ€œgli autisticiโ€, quelli strani. Adesso abbiamo educato il contesto, lo abbiamo abituato alla nostra presenza e a non mostrarsi diffidente. Domani potremmo abituarli a vedere i nostri figli nella sala di un ristorante sparecchiare i tavoli o lavorare in altri settori in cui si possano sentire a loro agioยป.

Il contesto crea la disabilitร 

Una buona pratica da replicare, ma il primo obiettivo deve essere ยซun cambio di paradigmaยป dice Paola Giuliani, componente del comitato “Uniti per lโ€™autismo Calabria” che racchiude tutte le associazioni di famiglie di bambini e ragazzi con autismo. ยซI nostri figli non devono restare chiusi in casa e lโ€™alternativa non possono essere soltanto i centri diurni. Questi ragazzi hanno il diritto di vivere nei contesti in cui vivono i loro coetanei, di fare quello che fanno i loro coetanei, ovviamente affiancati da persone formate, educatori. Simone, mio figlio, non รจ un problema. Il problema semmai รจ il contesto che non lo accoglie e non lo include: รจ il contesto che crea la disabilitร . Chi come me รจ madre di un ragazzo che ha superato i 18 anni sa che quando si oltrepassa questa tappa tutto diventa ulteriormente complicatoยป.

Le mamme rinunciano a lavorare, a vivere

ยซCon un figlio adulto perdi la forza, le energie, la speranzaย  – continua Paola Giuliani – che qualcosa possa ancora cambiare, sopraggiunge la rassegnazione. Spesso le scuole superiori non sono attrezzate e pronte, non hanno personale specializzato e allora inducono allโ€™abbandono scolastico, ti privano di fatto del diritto allo studio. Rinunciare alla scuola significa ritrovarsi ad avere una giornata vuota e sappiamo tutti quanto รจ importante per le persone autistiche strutturare i tempi perchรฉ altrimenti lโ€™ansia e la frustrazione prendono il sopravventoยป.

Tutto questo ha una ricaduta sulle famiglie che da sole si trovano a dover gestire ogni difficoltร . E allora? ยซE allora le mamme โ€“ quasi sempre loro โ€“ rinunciano a lavorare, a uscire, a vivere. Lโ€™unico appiglio รจ pagare un educatore che per qualche ora puรฒ darti respiro e consentirti di andare a fare la spesa o una piega dal parrucchiere. รˆ inutile parlare del โ€œdopo di noiโ€, parliamo del โ€œduranteโ€, parliamo di quello che si puรฒ fare per migliorare la qualitร  della vita dei nostri figli e quindi la nostraยป.

Siamo indietro culturalmente

Il territorio regionale รจ un deserto, conferma Alfonso Ciriaco dellโ€™associazione โ€œOltre lโ€™autismoโ€ di Catanzaro. ยซGli unici svaghi non possono essere logopedia e psicomotricitร  per i ragazzi autistici. Mancano le opportunitร  di socializzazione, ma soprattutto siamo indietro culturalmente, lโ€™autismo รจ un pianeta sconosciuto e anche le amministrazioni comunali, nonostante la buona volontร , non conoscono le esigenze delle famiglieยป.

Certi momenti la desolazione รจ devastante

Bisogna sempre mettere insieme tutta la forza di cui si รจ capaci e continuare a lottare per garantire una qualitร  della vita dignitosa ai propri figli, lo sa bene Simona Laprovitera dellโ€™associazione โ€œDimmi Aโ€ di Scalea. ยซMio figlio Biagio ha 19 anni ed รจ un ragazzo molto sociale. Gli piace tanto stare insieme agli altri, ma cโ€™รจ un problema: non ha coetanei con cui possa uscire e trascorrere del tempo. E quindiโ€ฆ io pago per garantirgli questa piccola felicitร . In alcuni momenti la desolazione รจ devastante, noi genitori dobbiamo farci carico di tutto e augurarci di stare bene per continuare a farloยป.

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I palloncini blu, simbolo della giornata della consapevolezza sull’autismo

Ma lamentarsi non serve, bisogna anche essere propositivi. Pensare ad esempio di coinvolgere attivitร  commerciali, aziende, cooperative, onlus affinchรฉ mettano a disposizione piccole opportunitร  di formazione e occupazione, sulla scorta di esperimenti che in altre parti dโ€™Italia stanno funzionando, come ad esempio il progetto I Bambini delle fate (www.ibambinidellefate.it).

Valorizzare le abilitร  di questi ragazzi

ยซBiagio frequenta lโ€™Istituto alberghiero โ€“ spiega Laprovitera – in estate dร  una mano nel nostro piccolo albergo, si occupa di apparecchiare i tavoli per la colazione e per il pranzo. Piccole conquiste di autonomia che potrebbero essere un giorno la base di unโ€™occupazione che gli consenta di vivere dignitosamenteยป. Simona ha le idee chiare su come procedere, per suo figlio e per tutti gli altri: ยซBisogna individuare le abilitร  di questi ragazzi e insistere su quelle per costruirci intorno un lavoro. รˆ su questo che รจ necessario impegnarsi e investire. Sappiamo tutti quanto i ragazzi con autismo abbiano unโ€™eccellente memoria, siano metodici e precisi. Questi sono punti di forza da sfruttare. Quante biblioteche ci sono, anche nelle scuole, che devono essere riordinate? Ecco si potrebbe pensare a microprogetti che coinvolgano i nostri ragazzi. Farebbero un ottimo lavoro e si sentirebbero utili e integratiยป.

Il cinismo della burocrazia

Sembra fattibile, ma questi genitori conoscono bene il cinismo della burocrazia che smorza ogni entusiasmo. ยซChiedere รจ sfiancante, lottare per affermare i diritti รจ logorante, come biasimare quelle madri e quei padri che a un certo punto alzano le braccia, si arrendono. Ogni genitore vuole il meglio per suo figlio, a prescindere dalla personalitร  o dai suoi limiti. E allora perchรฉ noi dovremmo accontentarci di dar loro solo delle briciole?ยป.