Fendi si รจ fermato a Calopezzati: il paradosso della ginestra

Fendi_baguette_calopezzati

รˆ tutta di ginestra: raccolta, filata, tessuta, dipinta a mano. รˆ la hit bag prodotta in Calabria per il progetto di Silvia Venturini Fendi Hand in hand. I suoi disegni stile Longobucco, con i misteriosi codici bizantini della tradizione di quelle terre, hanno i colori del glicine, del mallo di noce, dellโ€™edera, della liquirizia, della curcuma e finanche della cocciniglia, colorante ricavato dalla femmina dellโ€™omonimo insetto parassita.
รˆ una storia di extra lusso e di paradossi. Unโ€™avventura calabrese, di artigianato resistente e vuoto intorno. Cโ€™รจ tanta ginestra, ma non cโ€™รจ manodopera.
Una borsa per pochissimi (e ricchissimi).

Filippelli e Bossio

รˆ la storia del maestro tessitore Pasquale Filippelli, originario di Bocchigliero, selezionato con altri diciannove artigiani italiani dalla maison romana. Anche lui, come รจ stato per lโ€™orafo trapanese Platimiro Fiorenza, che ha intessuto la baguette Sicilia di coralli, dovrebbe essere nominato dallโ€™Unesco โ€œtesoro umano viventeโ€. Filippelli ha partecipato a Hand in handย con la sodale fabbrica tessile Bossio di Calopezzati. Tessere di mano in mano, entrando nei piccoli scrigni delle botteghe delle regioni italiane, dove nascono meraviglie: questa la filosofia Fendi. Oggi la baguette Calabria รจ un oggetto dโ€™arte per pochi eletti. La si puรฒ trovare esposta, insieme alle altre diciannove, al Palazzo della civiltร  italiana di Roma, fino al 28 novembre (la mostra puรฒ essere visitata anche in modalitร  virtual)
Sono soltanto quindici i pezzi calabresi, per adesso. Raffinata e glamour, la baguette di ginestra รจ destinata a clienti speciali e segretissimi, perchรฉ costa diverse migliaia di euro e anche per quello che racconta il suo ciclo produttivo: realizzata senza elettricitร , senza chimica.

Il maestro Filippelli al lavoro, nella teca la baguette Fendi
Il maestro Filippelli al lavoro; nella teca la baguette Fendi
La Fendi per le dive green

Finirร  nel guardaroba di una diva green stile Angelina Jolie, o forse della moglie di un tycoon orientale, di una Carrie della Sex and the city newyorkese.
Nella fabbrica tessile Bossio di Calopezzati, paese del cosentino, tra la Sila greca e il mare, poco piรน di 1300 abitanti, cโ€™รจ tanto entusiasmo ma anche la cautela, saggia, paziente, pragmatica degli artigiani. Dalla capostipite Elisabetta alla figlia Elena, al genero Angelo, al nipote Vincenzo, in questo luogo di fili e macchinari, nato nel 1966, la vocazione รจ per i prodotti naturali. ยซFai la qualitร  e stai tranquilloยป รจ la raccomandazione tramandata da una generazione allโ€™altra. ยซFendi aveva richiesto venti baguette, ma noi siamo riusciti a realizzarne soltanto quindici, perchรฉ occorre tempo per creare i prototipi e ogni singolo pezzo e perchรฉ lโ€™anello debole di tutto il processo – racconta Vincenzo Bossio, – รจ la filatura. Nella fase di produzione abbiamo anche provato a cercare sul territorio, senza successo, ginestra giร  filataยป.

Vincenzo Bossio, uno dei proprietari della fabbrica tessile di Calopezzati
Ma nessuno la fila

E pensare che non bisognerebbe neanche coltivarla la ginestra, pianta ribelle che cresce dove vuole. Robusta e cosรฌ audace da rinforzarsi ad ogni potatura, materia prima per realizzare filati che resistono ai secoli. ยซAbbiamo tessuti โ€“ racconta ancora Vincenzo – che hanno anche settanta anni e che sono sempre piรน belli. รˆ una fibra capace anche di regolare lโ€™umiditร , tanto che veniva usata dai romani per le vele delle loro imbarcazioniยป. La ginestra รจ lรฌ, infestante come la liquirizia, fiorisce rigogliosa a ogni primavera, ovunque in Calabria, dalla costa degli Dei alla Sila greca, ma non ha avuto la buona fortuna delle altre fibre liberiane, il lino e la canapa, di cui รจ stretta parente.
ยซCi troviamo in una situazione stimolante, ma difficile. Ci contattano molte aziende, sono incuriosite e affascinate da questo tipo di lavorazione, ma purtroppo non posso produrre il filato che mi viene richiestoยป.

L’antico telaio della fabbrica Bossio di Calopezzati
L’interesse dei giapponesi

Vincenzo Bossio mostra il suo cellulare. Gli รจ appena arrivato un messaggio dal Giappone. ยซCi scrivono diverse startup. Un marchio di scarpe di lusso ci ha appena proposto di realizzare le tomaie con le fibre di ginestra. Internet ci consente di stare sui mercati mondiali, i social amplificano i nostri orizzonti, ma in questo caso abbiamo bisogno di mani sapienti piรน che di macchine e di tecnologiaยป.
La ginestra, come dimostra Hand in hand, puรฒ essere unโ€™alternativa green alle fibre sintetiche che infestano i mercati del tessile. Bassissimo costo della materia grezza (basta andare a raccoglierla, ce nโ€™รจ tanta), il tessuto ottenuto non si deteriora, รจ resistente e versatile. Quindi? Quindi le lenzuola di ginestra continuiamo a trovarle solo nei musei etnografici, tra telai impolverati e ricostruzioni di ambienti rurali.

Nel Dna delle tessitrici

La produzione non puรฒ prescindere dal telaio di legno, come quello su cui Elena, figlia di Elisabetta e madre di Vincenzo, fin da bambina ha imparato a tirare la tela. Unโ€™arte tramandata attraverso un codice orale fatto di parole e numeri, un lessico familiare che si traduce nei movimenti lenti e serrati che danno vita al filato, attraverso la griglia di trame e orditi su cui sโ€™imprime il Dna. ยซE non per modo di dire – spiega Elena – ma perchรฉ si trascorrono ore e ore a lavoro sul telaio, concentrate nei propri pensieri, a scaricare la tensione, vedendo crescere il filato come una creatura a cui diamo la vitaยป.

La ginestra crea economia

La filatura รจ la tessera mancante in questa partita della ginestra che potrebbe creare un indotto virtuoso nellโ€™economia calabrese. รˆ per questo che adesso lโ€™azienda Bossio ha deciso di investire nella formazione: ยซIl settore tessile in Calabria รจ una nicchia e come tale non ha peso politicoยป รจ lโ€™amara constatazione di Bossio. Ma non รจ rassegnazione perchรฉ ci sono grandi progetti in vista : ยซNon solo vogliamo formare nuovi filatori – annuncia – ma siamo pronti ad acquistare tutto ciรฒ che viene realizzatoยป. รˆ ripartita proprio ieri una giovane allieva di una scuola di tessitura parigina che, nellโ€™azienda di Calopezzati, ha svolto uno stage di tre mesi. Ha vissuto pure lei lโ€™adrenalina del progetto Fendi, ma ha anche ascoltato le storie dei contadini che ammorbidivano i rami di ginestra nellโ€™acqua del fiume: passato e presente dialogano e collegano mondi lontani.

Filo di ginestra
Con Fendi fino al 31 dicembre

Il contratto con la fashion house romana si concluderร  il 31 dicembre. ยซAncora non so se continueremo la produzione. Il primo contatto cโ€™รจ stato nel gennaio 2019. Un messaggio, poi silenzio. Fino a quando insieme con Pasquale Filippelli siamo andati con le nostre opzioni di tessuti artigianali nella sede della maison. Quale hanno scelto? Tuttiยป.
Ogni baguette รจ un puzzle di stoffe naturali. ยซSappiamo che un esemplare lo ha riservato per sรฉ Silvia Venturini Fendi, un altro andrร  al museo della maison, il resto sarร  acquistato dai clienti lusso. La griffe invia loro un video, mostrando come e da dove nascono le baguette artigianali. Il prezzo? Variabile, 25mila euro e oltreยป.

Il lusso si รจ affacciato in questa realtร , dove la metafora colorata dellโ€™ordito e della trama racconta un pezzo della regione, con i campi di ginestra, i bozzoli di seta nei cesti e i gelsi nei giardini, il telaio meccanico fabbricato dalla Societร  Nebiolo Torino nel 1960, lโ€™orditoio che sembra un mostro buono, enorme e variopinto con 5600 fili uno accanto allโ€™altro.
Si รจ aperta una porta. Troppo piccola per adesso.