Simona Loizzo e quel dono ai bimbi mai nati

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Un pensiero gentile per iniziare, e non perché chi lo ha avuto è stata seguace dei Gentile: la riqualificazione a proprie spese dell’ala del Cimitero di Colle Mussano destinata a bimbi non nati.
È l’ultima notizia, in ordine cronologico, che riguarda Simona Loizzo.simona-loizzo-bambini-mai-nati-dono-loro-cimitero

I bambini mai nati 

Non buttiamola in politica, perché alla fine dei conti non l’ha fatto Loizzo, la quale si è limitata a una proposta via pec al Comune. Che ha approvato.
Eppure, a prescindere da tante polemiche esplose un po’ dappertutto, resta un dato: il regolamento di polizia mortuaria prevede l’istituzione di aree per la sepoltura dei feti e di sicuro non è bello che quella del Cimitero di Cosenza sia non curata a dovere.
Niente pubblicità né comunicati stampa roboanti, ma solo una testimonianza: la delibera pubblicata sull’albo pretorio del Comune.

La carriera a zig zag di Simona Loizzo

Simona Loizzo ha avuto una parabola politica curiosa: emerge alle cronache come responsabile provinciale del Pdl lo scorso decennio.
E poi sembra inabissarsi con la creatura di Berlusconi.
Torna alle cronache a inizio 2021 in seguito alla tragica morte del marito.
Questa visibilità la rimette al centro dell’arena politica. Tant’è che nel totosindaci per le ultime Comunali, che inaugurano il dopo Occhiuto, spunta il nome dell’odontoiatra cosentina. Col relativo corredo di dietrologie.

Simona Loizzo con Matteo Salvini

Loizzo: un cognome che pesa

Dirigente dell’Unità operativa complessa di Odontoiatria presso l’Annunziata di Cosenza, Loizzo ha una lunga storia, anche alle spalle.
Ci si riferisce alla tradizione familiare: Simona è figlia di Bruno Loizzo, storico primario di Pediatria nel medesimo ospedale, e nipote di Ettore, big della massoneria non solo calabrese. Inutile ripercorrere le tappe della militanza massonica dello scomparso gran maestro aggiunto del Goi, tra l’altro rimbalzata abbondantemente su tutte le cronache dell’epoca.
Però il fardello del cognome, che evoca sanità e politica, c’è e pesa. Soprattutto nel caso della Loizzo, che le fa entrambe.

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Ettore Loizzo, ex gran maestro aggiunto del Goi

La meteora

Si può comparire e scomparire. E viceversa, come le meteore o le comete che seguono orbite tutte loro.
Quella di Simona Loizzo è tutta particolare e fatta di numeri importanti e inaspettati.
Nel 2021 non si candida a sindaca, forse anche perché nel centrodestra la lotta per Cosenza è considerata non proprio vincente.
Ma performa lo stesso, grazie a scelte intelligenti: aderisce alla Lega di Salvini e ne tampona la perdita di voti con una  buona performance elettorale.
Con le sue 5.360 preferenze diventa capogruppo dei salviniani a Palazzo Campanella. In più gestisce direttamente la lista della Lega alle Amministrative di Cosenza, che prende 1.500 voti.
La prova delle urne è forte.

Simona Loizzo alla Camera

In nove mesi si fa un bambino. Nello stesso arco di tempo, Loizzo bissa e si candida alla Camera, dove entra sulla scia del successo del centrodestra.
La permanenza della Loizzo a Palazzo Campanella si svolge tra qualche polemica ed è segnata da un’iniziativa forte: è suo il disegno di legge regionale per la città unica di Cosenza, su cui si dibatte in questo periodo.
Da deputata, invece, si è mossa a tutto campo: ha promosso l’istituzione di un gruppo inteparlamentare per la Sanità digitale e una Commissione d’inchiesta sulla gestione del Covid. In più è autrice di un ddl per inserire la Magna Grecia nel patrimonio dell’Unesco. Difficile dire se sia vera gloria, ma quantomeno è proattiva.

Simona Loizzo durante il dibattito sulla città unica

Il camposanto

Il problema dei bambini mai nati potrebbe non essere il primo né l’unico del Cimitero di Colle Mussano.
Il burocratese delle varie regolamentazioni di solito è crudo: non si parla di feti ma di “prodotti abortivi” e, solo nel caso dei parti, di “nati morti”.
Comunque sia, nulla può giustificare la trascuratezza nei confronti di un’area la cui presenza è un atto di pietà che ha uno scopo minimo: dare dignità ai piccoli resti per distinguerli dai rifiuti ospedalieri.
Una donazione privata per la riqualifica di quest’area, tra l’altro effettuata con molta riservatezza, resta meritoria. A prescindere da chi la faccia.

Per concludere una riflessione: Simona Loizzo ha raggiunto la massima visibilità. Ci sarà un riflusso, magari dovuto ai malumori suscitati in Calabria dal ddl sull’autonomia differenziata oppure la Loizzo politica resterà una presenza fissa del panorama calabrese?