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Mancava fino a poco tempo fa. Ma da ottobre dello scorso anno anche la Presila cosentina ha la sua sezione dellโAnpi, associazione nazionale partigiani dโItalia. Il presidente รจ Massimo Covello, ex segretario regionale della Fiom. Adesso รจ il responsabile dellโufficio studi Formazione e Archivio storico della Cgil. A I Calabresi spiega perchรฉ questo territorio ha bisogno di riannodare il suo legame con la Resistenza.
La Presila ha un deficit di memoria storica?
ยซร stata una delle aree calabresi a piรน alta intensitร di lotta sociale e di protagonismo antifascista. E non solo. Tornerei indietro al pensiero garibaldino e alla lotta dei briganti traditi dalla unificazione dello Stato nazionale, elemento che ha visto crescere tra le masse diseredate uno spirito di lotta. Purtroppo la memoria รจ un poโ sbiadita in questi anniยป.
Molti ritengono, anche a sinistra, che lโAnpi sia anacronistica?
ยซNon condivido per nulla chi ha un pensiero di questo tipo. Cโรจ sempre tempo per essere partigiani. Significa aderire a una lezione etica e politica che sta dentro i valori della Costituzione. LโAnpi oggi รจ un soggetto che deve e puรฒ essere rafforzato con una visione moderna e prospettica. Cโรจ bisogno di difendere valori come la libertร , lโinclusione, la valorizzazione delle differenzeยป.
Non รจ una battaglia di retroguardia?
ยซRestano sempre meno, purtroppo, le persone che hanno condotto in prima persona la lotta partigiana. La realtร ci insegna che la lezione di questa lotta – pluralismo, democrazia, libertร – non sono venuti meno. Anzi, il fatto che negli anni recenti sia entrato in un cono dโombra lโantifascismo e abbia prevalso un revisionismo carico di un lettura distorta della storia, ha prodotto e sta producendo risultati e fenomeni negativiยป.

Quanti conoscono una figura come Cesare Curcio?
ยซNon solo Cesare Curcio (che nascose Pietro Ingrao). Penso a Edoardo Zumpano, Salvatore Martire, Luigi Prato. Tutti espressione della lotta partigiana qui in Calabria. Senza dimenticare due militari come Filippo Caruso e Mario Martire che, nellโesercizio delle loro funzioni, anche prima dellโ8 settembre decidono di schierarsi dalla parte dei resistenti allโoccupazione nazifascistaยป.
Cโรจ stato un antifascismo โminoreโ al Sud?
ยซGli studi storici piรน recenti hanno dimostrato che non รจ vero. Poi รจ ovvio che lottare contro il Fascismo ha significato in alcuni luoghi imbracciare le armi e unirsi alla lotta partigiana, in altri resistenza per lโaffermazione di alcuni valori. Noi abbiamo confinati politici per avere mostrato la loro estraneitร e contrarietร al regime di Mussolini. A Casali del Manco cโรจ stata una cellula molto forte della Resistenza. Che era trasversale: comunista, socialista, in alcuni frangenti anarchica, anche bordighista e cattolicaยป.
Poi, improvvisamente, cosa รจ cambiato?
ยซPossiamo individuare una data: il 1989 e il crollo del Muro di Berlino. Da lรฌ cโรจ stato un revisionismo anche a sinistra quasi come se ci fosse una colpa da espiare. Con una interpretazione della storia assolutamente inaccettabile. Le conseguenze sono ben visibili. Comprese le istituzioni locali della Presila vocate a un approccio governista dei problemi, svendendo quei valori di riscatto sociale cari alla generazione dei vecchi gruppi dirigenti.
Mi vengono in mente Rita Pisano, Pietro DโAmbrosio, Peppino Viafora, Oscar Cavaliere, Eleandro Noce. Anche nella loro storia amministrativa erano ancorati a quella cultura della politica come servizio e riscatto sociale. Invece negli ultimi anni lโobiettivo รจ stato lโoccupazione del sistema istituzionale. E la classe politica locale e regionale? Indifferente ai destini collettiviยป.
E la destra ormai รจ entrata nella ex fortezza rossa
ยซAddirittura una delle candidate piรน votate รจ una leghista, una delle forze con piรน consensi รจ Fratelli dโItalia. Casali del Manco rischia di essere una palude in cui tutte le idee sono uguali. Si รจ tutti gli stessi e lโunica cosa che conta รจ lโintercessione per avere accesso a benefici privati invece di promuovere benefici collettiviยป.
Un assessore regionale leghista, che smacco per la sinistra?
ยซQuesta รจ la conferma della confusione e del grande smarrimento. Che io leggo come una responsabilitร storica di quei partiti che, a parole, dicono di rifarsi alla storia della Resistenza. Poi come sia arrivata a diventare assessore la dottoressa Staine รจ questione politicista. Il suo legame con il territorio non esiste se non per essere nata a Celico e avere origini pedacesiยป.

In pochi hanno trovato spazio nelle istituzioni?
ยซSono stati consiglieri regionali Enzo Caligiuri, Ciccio Matera e Giuseppe Giudiceandrea. Il problema non sono gli uomini e le donne, ma le idee per cui ci si impegna in un percorso. LโAnpi nasce qui per dire alle giovani generazioni che questa storia oggi sbiadita e messa in disparte merita di essere riportata in auge, valorizzando il patrimonio accumulato nella Biblioteca Gullo, nel Fondo storico Curcio, Zumpano, Malito. Sono patrimoni librari e documentali misconosciuti. Il nostro intento รจ metterli in circuito, coinvolgere le scuole in un lavoro di approfondimento e ricercaยป.

Le elezioni si avvicinano e lโAnpi Presila che farร ?
ยซLโAnpi da statuto non sarร della partita elettorale. Noi vogliamo dare un contributo alla comunitร con idee, teorie, valori. Certo, sarebbe una contraddizione se uno si iscrive allโAnpi Presila e poi concorre con Fratelli dโItalia o con la Lega. Intanto siamo in prima fila per la raccolta firme contro lโautonomia differenziata. In quello saremo parte della lotta, eccomeยป.
