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Milioni stanziati e agricoltori trepidanti, dopo aver presentato progetti e aver anticipato spese.
Ora un erroraccio rischia di mandare parecchie aspettative in fumo, a dispetto di alcuni proclami trionfali della Regione. Lโallarme e il potenziale scandalo finora sono rimasti sottotraccia. Forse perchรฉ le associazioni di categoria sperano che il problema rientri al piรน presto. O forse perchรฉ ai piani alti della cittadella di Germaneto si tenta di correre ai ripari senza troppi clamori.
Calabria e agricoltura, tanti fondi in ballo
Lโacronimo piรน di moda รจ Pnrr. Come tutti gli outfit allโultimo grido, ha messo in secondo piano tutto il resto, compresi i fondi Por e, per quel che riguarda lโagricoltura, Psr.
Questโultimo acronimo sta per Piano di sviluppo rurale e ha uno scopo ben preciso: iniettare liquiditร nellโagricoltura attraverso vari progetti a cui gli imprenditori del settore partecipano in cofinanziamento.

In parole povere, anticipano parte dei finanziamenti per essere compensati dalla Regione non appena si mettono allโopera.
Ma quanti soldi ballano attorno ai Psr? Non proprio spiccioli.
Lo confermano i comunicati con cui lโAssessorato allโagricoltura della Regione ha diramato i pagamenti piรน recenti
Pagamenti milionari
Il primo pagamento, di fine novembre, riguarda il Kit (cosรฌ in burocratese si chiama la tranche di pagamento) 3 del 2022.
Ben 44.283.348, 31 euro distribuiti a piรน di 46mila agricoltori calabresi.
Anche dicembre sembra partito bene: il Kit 4 ha erogato 33.535.212, 41 euro a 13.754 beneficiari.
Altri Kit di dicembre hanno sbloccato fondi vari. Pure in questo caso non sono spiccioli.
Il primo liquida 6.607.219, 09 euro a 513 imprese, per bandi che risalgono a prima del 2022.
Il secondo distribuisce altre due sostanziose tranche, entrambe anticipazioni per il 2022.
La prima รจ di 8.925.470, 47 euro che vanno a 2.071 aziende beneficiarie. La seconda, 1.075.853, 45 euro, va a 175 imprenditori.

A cosa servono davvero i Psr
ร il momento di tirare le somme, da cui si ricavano alcuni elementi utili.
Il primo: ogni kit di pagamento oscilla, in media, da 20 a 40 milioni complessivi.
Il secondo: le cifre sono senzโaltro milionarie, ma divise per il numero di beneficiari, si riducono a spiccioli. Detto altrimenti, sono la classica boccata dโossigeno per la sopravvivenza di imprese di dimensioni medio-piccole.
Terzo elemento: lโelevato numero di beneficiari รจ indice di unโeconomia, quella calabrese, che si basa un poโ troppo sullโagricoltura, piรน che altro per la latitanza degli altri settori.
Detto altrimenti: laddove, anche nel resto del Sud, lโagricoltura รจ il 2% del Pil, da noi pesa piรน del doppio.
Tutto ciรฒ fa capire come questi fondi siano vitali e come la loro mancata o ritardata distribuzione rischi di mettere a repentaglio la Calabria. Il pericolo, purtroppo, si รจ verificato.
Agricoltura: i controlli sui fondi in Calabria
Per distribuire i fondi Psr, la normativa prevede un meccanismo articolato di controlli, che sono affidati a societร specializzate in base a una gara.
La societร privata, esternalizza lโassistenza tecnica. In pratica, esegue i controlli sulle aziende giร riconosciute meritevoli di finanziamento e dร parere favorevole. In altre parole: le varie aziende comunicano lo stato di avanzamento dei lavori relativi ai progetti finanziati, la societร verifica e invia il โvisto si paghiโ al Dipartimento agricoltura della Regione che, a sua volta, ordina allโArcea, lโente pagatore, di liquidare le somme.
Ma che succede se la societร non รจ in regola? La domanda non รจ astratta, perchรฉ in Italia lโinghippo cโรจ sempre. E in Calabria รจ capitato.

Il controllore
Lโinghippo รจ emerso grazie al decreto 16193 dello scorso 10 dicembre, firmato da Antonio Giuseppe Lauro, il responsabile del procedimento di selezione della societร incaricata dei controlli, e da Giacomo Giovinazzo, il dirigente del Dipartimento agricoltura della Regione.
Ad approfondire la vicenda, viene da ridere. Vediamo perchรฉ.
Per individuare il controllore, la Regione indice una prima gara, la numero 8182941 dellโ8 luglio 2021. Ma questa gara non si svolge, perchรฉ nellโagosto successivo il Dipartimento agricoltura si riorganizza, probabilmente in vista delle imminenti elezioni regionali. Quindi รจ tutto da rifare.
La gara รจ indetta lโ11 febbraio scorso. Lโ11 luglio successivo escono i partecipanti. Sono una societร , Cogea Srl con sede a Roma, e due Ati (associazioni temporanee dโimpresa). La prima รจ costituita da Deloitte Consulting Srl piรน Consendin Spa. La seconda raggruppa tre societร : Lattanzio Kibs Spa, Meridiana Italia Srl e Ptsclass Spa.
Lo spiegamento di forze si giustifica per il tanto lavoro da fare e per il compenso: poco meno di dieci milioni (9.799.462 euro) per cinque anni. Vince Cogea lo scorso 19 ottobre. Praticamente, in zona Cesarini. Ma non passa un mese che Deloitte fa ricorso al Tar. E iniziano i guai.
Il pasticcio e lo scandalo
Le accuse di Deloitte non sono proprio irrilevanti. Secondo la societร perdente, Cogea avrebbe creato gli atti della precedente gara annullata e poi li avrebbe riproposti tal quali alla Regione.
Questโultima, quindi, non avrebbe fatto il bando da sรฉ, ma sulla base di un documento di un privato.
E, ad analizzare il documento, regolarmente pubblicato sul sito della Regione, le cose risulterebbero come sostiene Deloitte: nelle proprietร del file si apprende che lโautore รจ Cogeco. Di piรน: la data di creazione del file e quella di ultima modifica coincidono.

La risposta della Cittadella รจ ferma, ma non forte abbastanza: il file, sostiene il responsabile unico del procedimento, รจ stato formato su un pc della Regione, ma convertito in pdf su un pc di Cogea, che si trovava in un ufficio delle Regione.
Cogea, a sua volta, risponde che di quel pc non sa nulla perchรฉ lโaveva dismesso.
Non รจ il caso di approfondire, anche perchรฉ col decreto del 10 dicembre la Regione ha provveduto ad annullare la gara vinta da Cogea in autotutela.
Quindi nessuno risponderร a una domanda banale: visto che tutti i programmi Word prevedono la conversione dei documenti in pdf, possibile che solo la Regione non abbia un programma di videoscrittura aggiornato?
Il problema
Ancora la situazione non รจ esplosa. Ma lโannullamento del bando puรฒ provocare molti problemi. Vediamone alcuni.
Innanzitutto, che succede ai pagamenti in corso o da approvare? Ora che il controllore non cโรจ, chi prende il suo posto? In teoria, dovrebbero farlo gli uffici della Regione. Ma sono attrezzati?
Secondo problema: che succede ai pagamenti giร approvati da Cogea e non ancora liquidati? Vengono congelati fino a nuova gara? Oppure verranno sanati in qualche modo?
Terzo problema: che accadrร ai pagamenti giร liquidati?
La contestazione รจ dietro lโangolo, perchรฉ se il Tar dovesse confermare il ricorso di Deloitte, emergerebbe un solo dato: Cogea non doveva trovarsi lรฌ.

Fondi fermi, il pericolo per l’agricoltura in Calabriaย
In ogni caso, si annuncia un pessimo Natale per tutti gli imprenditori che hanno anticipato somme per avviare i progetti.
In attesa di capire che pesci prenderร la Regione, in particolare lโassessore allโAgricoltura Gianluca Gallo, รจ sicuro che si accumuleranno ritardi, che colpiranno tutto il settore agricolo con danni di non pochi milioni di euro a migliaia di aziende.
Lโallarme, al momento, รจ strisciante. Ma, fanno capire alcune associazioni di categoria (ad esempio la Cia) potrebbe esplodere da un momento allโaltro. E quando certi allarmi esplodono, vuol dire che la catastrofe รจ vicina.
